Itinerari Siena

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Dal Palazzo Pubblico a Fonte Branda

Conosciuta in tutto il mondo e cuore della città di Siena è la medievale Piazza del Campo, oggi famosa per il Palio dell’Assunta ed un tempo luogo di ritrovo per l’intera cittadinanza che vi giungeva per assistere agli spettacoli ed alle giostre medievali.

Qui si potranno visitare il Museo Civico all’interno del Palazzo Pubblico oggi sede del comune, la Torre del Mangia, che offre una vista panoramica sulla città con i suoi 87 metri di altezza e la Fonte Gaia.
Nelle immediate vicinanze di Piazza del Campo si possono visitare le Logge del Papa e Palazzo Piccolomini, oggi sede dell’archivio di Stato, entrambi rappresentativi dell’architettura rinascimentale a Siena.
Prendendo per Banchi di Sotto e svoltando poi a destra per Via dei Pellegrini, si raggiunge Piazza del Duomo con la struttura romanico-gotica del Palazzo Arcivescovile, caratterizzata dalla vetrata del coro di Duccio di Buonainsegna e all’interno del quale si può visitare la Libreria Piccolomini.
Lasciando Piazza del Duomo e prendendo poi per Via Fontebranda, si arriva all’omonima Fontana tra la più belle ed antiche della città.
 

Siena e il Castello delle Quattro Torri

La città di Siena famosa per il Palio dell’Assunta, conserva sia memorie dell’architettura gotica con il Duomo ed il Battistero, sia testimonianze storiche del Trecento, con la Piazza del Campo ove sorgono il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia.
Nei pressi del Duomo sorgono le strutture rinascimentali del Palazzo Chigi – Saracini e del Palazzo Piccolomini.
A nord di Siena, in località Santa Regina, si può visitare, oggi solo dall’esterno, il Castello medievale delle “Quattro Torri” che deve il nome ai torrioni che ne delimitano il perimetro.
Proseguendo in direzione di Gaiole in Chianti si arriva al Castello medievale di Brolio con il Palazzo del barone e la Cappella di famiglia, mentre nelle immediate vicinanze è sufficiente motivo per una sosta la possibilità di visitare le cantine della tenuta Ricasoli, rinomate per la produzione di una particolare varietà del vino Chianti.

 

Itinerari Lucca

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Palazzo Ducale a San Michele in Foro

Partendo da Piazza Napoleone che ospita il Palazzo Ducale e proseguendo poi per Piazza del Giglio, si arriva a Piazza San Martino che ospitando la chiesa di San Giovanni ed il Duomo rappresenta il più importante centro religioso della città.

Lasciando la piazza e proseguendo per Via dell’Arcivescovado si giunge alle trecentesche Case dei Guinigi tipiche case medievali, che hanno dato il nome alla via, lungo la quale sono state costruite.
Continuando si arriva a Piazza del Mercato dove oggi sorgono una serie di edifici che sono stati costruiti nel tempo lungo il perimetro dell’Anfiteatro Romano.
Dall’Anfiteatro si può raggiungere facilmente la cinquecentesca basilica di San Frediano in Piazza del Collegio, secondo complesso ecclesiastico per grandezza dopo il Duomo e caratteristico per la facciata in calcare bianco.
Proseguendo per Via C. Battisti, si giunge a San Michele in Foro così denominata perché la piazza che oggi ospita questa chiesa, un tempo era sede dell’antico Foro romano.

Duomo di Lucca

San Martino

Duomo di Lucca

Il Duomo di Lucca, intitolato a San Martino, è stato fondato secondo la tradizione da S. Frediano nel VI sec. Ricostruito nel 1060 dal vescovo della città Anselmo da Baggio (futuro papa Alessandro II) l'edificio viene successivamente rinnovato tra il XII e il XIII sec.

La facciata, ispirata a quella del Duomo di Pisa, ma arricchita da elementi autonomi ed originali propri del Romanico lucchese, è firmata da Guidetto da Como e datata 1204.
Al piano terra si apre un profondo porticato a tre ampie arcate sorrette da possenti pilastri compositi; sopra, tre ordini di loggette richiamano il motivo della facciata del Duomo di Pisa. Le tre arcate non sono tutte della stessa ampiezza a causa dell'asimmetria della facciata, che si restringe in prossimità del campanile, merlato, risalente anch'esso al XIII sec.
Sulla parete di un pennacchio tra due arcate del portico era in origine collocato il gruppo statuario di S. Martino che dona il mantello al povero (ora conservato all'interno del Duomo e sostituito all'esterno da una copia), databile intorno al 1233, uno dei primi gruppi statuari medievali svincolati dalla funzione di scultura architettonica.
Vari artisti hanno partecipato, inoltre, negli stessi anni, alla decorazione dei portali della facciata: nella lunetta del portale centrale è un rilievo con l'Ascensione di Cristo, nelle specchiature tra i portali le Storie di S. Martino e un Ciclo dei Mesi, nella lunetta del portale laterale destro il Martirio di S. Regolo, e nel portale sinistro rilievi con Storie dell'infanzia di Cristo e una Deposizione, attribuiti alla scuola di Nicola Pisano.
L'interno della Cattedrale di S. Martino, rinnovato nella seconda metà del XIV sec., è a tre navate, scandite da pilastri con transetto sporgente e abside semicircolare. Vi si conservano pregevolissime opere d'arte, tra le quali si segnalano in particolare: il monumento funebre di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia (1408), conservato nella sagrestia, all'interno della quale è visibile anche un dipinto di Domenico Ghirlandaio raffigurante la Madonna con il Bambino tra i SS. Pietro, Clemente, Paolo e Sebastiano; sugli altari della navata destra un'Adorazione dei magi di Federico Zuccari e un'Ultima cena di Jacopo Tintoretto e nella cappella del santuario un dipinto con la Madonna ed il Bambino tra Santi di fra' Bartolomeo (1509).
Al centro della navata sinistra è visibile, inoltre, il cosiddetto "tempietto del Volto Santo", costruzione quattrocentesca che contiene al suo interno il celebre "Volto Santo di Lucca", ossia il crocifisso ligneo eseguito tra l'XI e il XIII sec. forse ad imitiazione di un più antico modello orientale. Scolpito secondo la leggenda dal fariseo Nicodemo, il "Volto Santo di Lucca" è stato fin dall'alto Medioevo oggetto di grande venerazione e meta di pellegrinaggi dall'Italia e dagli altri paesi europei.                                                             TORNA>>>

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Itinerari Pisa

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Piazza dei Miracoli al centro storico

Tappa obbligatoria per chi è in visita a Pisa, Piazza dei Miracoli ospita il più significativo complesso religioso della città costituito dal Battistero, dal Duomo, dalla Torre pendente e dal Camposanto.
Facilmente raggiungibile imboccando Viale delle Cascine e svoltando poi a destra per Via C. Cammeo, al nostro arrivo ci troveremo di fronte al Battistero in stile romanico, costruito sotto la direzione di Nicola Pisano che all’interno ne realizzò il bellissimo pulpito ornato con le Storie di Cristo.
Dietro il Battistero sorge la Cattedrale, la cui facciata è un’alternarsi di colonne e lesene che esprimono tutta l’armonia dell’architettura romanica. Nelle immediate vicinanze si può visitare inoltre, il Museo dell’Opera che ospita le riproduzioni, i modelli e i documenti riguardanti le fasi costruttive di questo complesso architettonico.
La Torre di Pisa , nota anche come Torre pendente per la sua evidente inclinazione, fa da campanile al Duomo ed è forse il monumento che viene visitato con maggiore attenzione e curiosità dai turisti.
Nel Camposanto Monumentale, infine, dove in passato hanno trovato sepoltura gli uomini più illustri della città di Pisa, sono oggi esposte numerose opere del periodo etrusco e medievale organizzate in una sorta di galleria d’arte.
Lasciando Piazza dei Miracoli e imboccando Via Cardinal Maffi, passiamo davanti al Palazzo Arcivescovile; svoltando poi a destra per Via Carducci, si arriva al centro storico della città: Piazza dei Cavalieri, che ospita l’omonima Chiesa e il Palazzo dedicato a Santo Stefano, ricordato perché combatté contro i saraceni.
Nelle immediate vicinanze si può visitare anche il Palazzo dell’Orologio o Torre della Fame così denominata perché vi trovò la morte per fame alla fine del 1200 il Conte Ugolino, nobiluomo pisano appartenente ai ghibellini, il quale vi fu rinchiuso per aver tramato contro la patria e contro il partito a cui apparteneva, volendo instaurare un governo guelfo.  

Il Battistero                                   approfondimento

Il Battistero

Il Battistero è uno dei quattro edifici che compongono il complesso monumentale di Piazza dei Miracoli ed è noto ai pisani anche perché fu proprio al suo interno che, nel 1564, venne battezzato Galileo Galilei. Fu iniziato il 15 agosto 1552 ma il suo completamento nel corso del tempo è stato contraddistinto da interventi avvenuti in epoche diverse.

Il progetto originale del Battistero era dell'architetto Diotisalvi, indicato come uno dei possibili progettisti della Torre pendente, ma i lavori furono interrotti presto per essere ripresi, con radicali modifiche alle idee iniziali, un secolo più tardi, sotto la guida di Nicola e Giovanni Pisano. La struttura fu terminata a fine Trecento. Questa è la ragione della particolare mescolanza di stili architettonici che contraddistingue il Battistero e che è possibile ritrovare anche in altre opere di Piazza dei Miracoli. L'ultimo intervento che ci ha consegnato l'edificio così come lo vediamo oggi risale al XIX secolo, quando furono anche eseguite delle copie delle originali sculture ornamentali (statue e busti di santi e profeti). Queste ultime, infatti, furono trasferite e sono tuttora conservate nel Museo dell'Opera del Duomo.
Il Battistero è a pianta circolare, ricoperto di marmo bianco, prevalentemente in stile romanico pisano, sebbene decorazioni e bifore evidenziano un'influenza gotica. La sua cupola piramidale è divisa in una parte di mattone rosso ed una di lamine di piombo bianco. Culmina con un cupolino sopra al quale poggia una statua in bronzo raffigurante San Giovanni Battista. I nemici della Repubblica di Pisa accusavano i pisani di non aver completato la cupola per risparmiare soldi. Oggi sappiamo che la decisione di non ricoprire di rosso l'intera cupola sia da attribuire alla funzione secondaria di torre-faro notturno del Battistero. Nelle città di mare vi erano numerose strutture che fungevano da enormi meridiane, sfruttando il riflesso della luna sulle lastre bianche per essere visibili alle navi da grandi distanze.
L'interno del Battistero fu progettato volutamente spoglio allo scopo di favorire uno straordinario eco, in grado di suscitare un'atmosfera mistica e suggestiva. Al centro della struttura è situata la Fonte Battesimale, concepita per il rito "a immersione", allora molto comune. Opera di Guido Bigarelli da Como, realizzata nel 1246, è costituito da una grande vasca ottagonale con altre quattro vasche più piccole all'interno. L'opera, pur mantenendo una linea semplice, in linea con l'austerità che domina l'interno del Battistero, risente dell'influenza bizantina del suo autore, che si rivela negli intarsi che la impreziosiscono.
Il pulpito dell'edificio fu realizzato tra il 1255 e il 1260 da Nicola Pisano e rappresenta una delle novità dell'epoca in fatto di sculture, principalmente per la profondità e la precisione anatomistica delle figure, che preannunciano il progressivo allontanamento dall'arte romanica. A pianta esagonale, il Pulpito presenta infatti decorazioni e rilievi che preannunciano il recupero e la rilettura dello stile classico che rinnoverà profondamente l'arte italiana nei secoli successivi. Nei sei riquadri principali sono raffigurate scene della vita di Gesù e del Giudizio Universale.                                                               TORNA>>>>

La Torre di Pisa                                  approfondimento

La torre pendente di Pisa

La Torre di Pisa

La Torre di Pisa non è solamente il campanile del Duomo, ma anche e soprattutto la costruzione più caratteristica della città. Principalmente, deve la sua popolarità alla sua singolare pendenza, che l'ha resa famosa in tutto il mondo e ha recentemente costretto la città di Pisa ad un complesso lavoro di ristrutturazione, per il quale è stata tenuta chiusa per più di dieci anni.

Non è solo la sua pendenza a fare del campanile del Duomo un edificio particolare. Anche la sua ubicazione defilata rispetto al Duomo, infatti, è piuttosto inusuale. Probabilmente il suo ignoto architetto (Bonanno e Gherardo di Gherardo sono i più accreditati) l'aveva concepita, a discapito della sua funzione "subordinata" alla cattedrale, come punto di riferimento dell'allora complesso di Piazza dei Miracoli, in grado di rendersi visibile grazie alla torre da ogni parte della città. Si spiegherebbero così la sua mole notevole e la sua distanza dal Duomo.
La costruzione della Torre prese il via nel 1174, secondo il calendario pisano, che iniziava con dieci mesi di anticipo circa. Si ritiene perciò che la nascita dell'edificio sia databile al 1173. Si interruppe più volte, probabilmente a causa del cedimento del terreno che le avrebbe impedito per sempre di rimanere perpendicolare al terreno. Tuttavia all'epoca un simile fenomeno capitava più spesso di quanto si possa pensare. L'insufficiente documentazione a disposizione non ha aiutato gli studiosi a completare il quadro delle operazioni che si sono susseguite nell'arco di duecento anni. Tuttavia, si dà ormai per sicuro che il concepimento originale del campanile non prevedeva assolutamente l'incredibile inclinazione che ne ha accresciuto la notorietà.
Una seconda fase dei lavori, cui prese parte anche Givanni Pisano, si avviò nel 1275, con la costruzione di altri tre piani. La cella campanaria fu aggiunta all'incirca a metà del XIV secolo. Nell'800 vennero effettuati dei lavori di che ne riportarono alla luce parte del basamento interrato. Fu un grave errore che alterò la stabilità della torre, accelerandone il processo di inclinazione. Dal 1990 al 2001 la Torre è quindi rimasta chiusa ai visitatori per un lavoro di recupero complesso e articolato, che l'ha restituita ai visitatori. È oggi possibile accedervi, sebbene il numero degli ingressi sia molto limitato.
La Torre ha una pianta circolare e decorazioni che richiamano l'abside del Duomo. Sopra alla porta d'ingresso vi era un tempo una Madonna col Bambino la cui paternità è stata attribuita ad Andrea Guardi. Ai lati dell'entrata vi sono due fasce figurate e un bassorilievo raffigurante delle navi e un faro, copia di uno più antico che si trova presso la porta di S.Ranieri. i vari piani sono una ripetizione di gallerie ed arcate, ad eccezione della cella campanaria, nella quale sono collocate sette campane. Per giungere fino alla terrazza della cella bisogna salire ben 294 gradini.                                                                                        TORNA>>>>>

Itinerari Carrara

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Carrara a Camaiore

Carrara, situata lungo il litorale della Versilia, è rinomata nel mondo per la produzione del marmo, proveniente dalle Alpi Apuane che oggi fanno parte del parco naturale regionale e che sono, a loro volta, oggetto di mete turistiche per le visite guidate alle cave e per le escursioni che vi si possono effettuare.
La città offre inoltre numerose testimonianze artistiche che vanno dalla Fontana del Gigante alle strutture del Duomo, della Chiesa della Madonna delle Grazie ed del cinquecentesco Palazzo Cybo – Malaspina.
Lungo la via delle Alpi Apuane, nel paese medievale di Pietrasanta, rinomato per la produzione artistica del marmo e sede di importanti laboratori specializzati, meritano una sosta per il loro valore artistico il Duomo e la Chiesa di Sant’Agostino.
Proseguendo lungo le pendici delle Alpi Apuane si raggiunge Camaiore dove, dopo aver visitato il centro storico, si può fare una visita nelle immediate vicinanze alla romanica Badia di San Pietro e raggiungere, il centro di Candalla, noto per la lavorazione del ferro.

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Il marmo di Carrara

Il marmo di Carrara

L'estrazione del marmo, nel territorio di Carrara, è una pratica dalle lontanissime origini. Oggi sono tre i principali giacimenti che vengono sfruttati: Colonnata (dove si produce anche il pregiatissimo lardo di Colonnata), Fantiscritti e Ravaccione. La visita alle cave di Carrara è possibile e non richiede alcun permesso particolare.

Sembra che già durante l'Età del Rame il marmo venisse utilizzato per fabbricare oggetti di vario utilizzo e monili per i corredi tombali dei primi abitanti delle Alpi Apuane. Quello che è certo, invece, è che si deve ai Romani lo sviluppo su grande scala dell'attività estrattiva, abbinata alla nascita dell'importante scalo marittimo di Luni. Dal 177 a.C. in poi, salpano da questo porto le prime navi che diffondono il marmo carrarese per tutti i principali centri commerciali del Mediterraneo. Questo tipo di materia è da subito considerato un bene di lusso destinato ad arricchire le ville aristocratiche in tutte le fogge, dalle statue alle colonne, dai rivestimenti agli arredi.
Fin dagli albori dell'escavazione la manodopera impiegata è stata sempre altamente specializzata, in grado di estrarre la pietra secondo dettagliate pianificazioni. Tra le varie figure addette alle operazioni vi sono i "caesores", che si occupano del distacco dei blocchi, i "quadratarii", impegnati nella sagomatura, ed i "maquinarii", che si occupano del trasporto del materiale attraverso le "lizze", i robusti carri dalle ruote di legno pieno ferrato.
Dopo il V secolo d.C., a causa delle invasioni barbariche, l'attività estrattiva subisce un periodo di decadenza, per riprendersi intorno all'anno Mille. Con la diffusione del cristianesimo e la conseguente proliferazione di edifici sacri, il marmo diventa uno dei materiali privilegiati per le architetture gotiche e romaniche. Ciò si deve soprattutto all'arrivo dei "maestri comacini", un gruppo di architetti che farà del marmo carrarese uno degli elementi cardine dei duomi e delle chiese di Pisa, Firenze, Orvieto, Genova e Lucca. Tra questi spiccano Giovanni e Nicola Pisano, di cui si ricorda soprattutto il pulpito nel Battistero di Pisa.
Anche Dante Alighieri celebrerà in un canto della Divina Commedia lo splendore del marmo di Carrara. Un altro geniale artista, Michelangelo Bonarroti, lo sceglierà, recandosi direttamente alle cave e selezionando di persona i blocchi, per confezionare alcune delle sue più celebri composizioni scultoree. L'epopea del Rinascimento fiorentino è legata indissolubilmente a questo prezioso materiale, la cui superficie liscia ben si adatta alla spasmodica ricerca anatomica perpetrata dagli scultori del Cinquecento. Altri grandi artisti che si riforniranno nel corso degli anni dal capoluogo toscano saranno Francesco Messina, Mario Sironi, Bartolomeo Ordones, Arturo Martini, Luoise Bourgeois, Henry Moore, Arturo Dazzi e Carlo Sergio.        TORNA>>>>

Itinerari Abbadia San Salvatore

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Abbadia San Salvatore a Piancastagnaio

Alle pendici del Monte Amiata sorge il paese di Abbadia San Salvatore con il borgo medievale e l’omonima abbazia di epoca longobarda; a poca distanza si trova il paese medioevale di Castel del Piano, dove si possono visitare la Torre Civica dell’Orologio, la Chiesa dell’Opera e la Basilica di San Leonardo.
Lasciando Castel del Piano, si raggiunge prima il paese di Arcidosso con il castello Aldobrandesco ed il santuario della Madonna Incoronata, poi il centro di Santa Fiora con il borgo ed il castello medioevale.
Al termine del nostro itinerario giungiamo a Piancastagnaio con la Rocca Aldobrandesca , la piccola chiesa di San Bartolomeo ed il seicentesco Santuario della Madonna di San Pietro.

Itinerari Chianciano Terme

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Chiusi a San Casciano dei Bagni

Chiusi, che si trova nella parte meridionale della Valdichiana, è una cittadina medievale con testimonianze del periodo etrusco e romano visitabili tanto nel Museo Nazionale quanto nella struttura del Duomo.
Lasciando Chiusi e percorrendo le pendici del Monte Cetona , si arriva all’omonimo paese medievale, che ancora oggi conserva parte dell’antica cinta muraria. Vicino Cetona, nella località Valverde, è possibile visitare le grotte del periodo preistorico e l’ex convento di Santa Maria Valverde.
Proseguendo lungo il versante di questo rilievo montuoso, si arriva alla località termale di San Casciano dei Bagni, dove, passeggiando per le vie medievali si possono visitare le Terme e la Chiesa Basilicale risalente all’anno 1000.

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Itinerari Montepulciano

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

MontepulcianoDa Montepulciano a Montalcino

Tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, si trova l’antico borgo di Montepulciano rinomato per la produzione di vini pregiati e che, con il suo centro storico, è una importante testimonianza artistica del periodo medievale e rinascimentale.
Passeggiando lungo le vie del paese fiancheggiate da edifici del periodo cinquecentesco, si possono visitare: Palazzo Cocconi, Palazzo Cervini e Palazzo Cagnoni, la Torre di Pulcinella ed infine il teatro costruito in onore del poeta cinquecentesco Angelo Poliziano, che in questo paese trovò i natali.
Percorrendo la Val D’Orcia si arriva a San Quirico, suggestivo borgo medievale circondato da mura quattrocentesche, dove sorgono la duecentesca Collegiata Romanica, la Chiesa di San Francesco e la piccola chiesa romanica di Santa Maria Assunta.
Lasciando il paese si arriva alla cittadina di Montalcino, rinomata per il vino pregiato ed importante per le testimonianze storiche del periodo romano con la Loggia, la Rocca trecentesca ed il Palazzo Comunale.

Itinerari Pietrasanta

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Carrara a Camaiore

Carrara, situata lungo il litorale della Versilia, è rinomata nel mondo per la produzione del marmo, proveniente dalle Alpi Apuane che oggi fanno parte del parco naturale regionale e che sono, a loro volta, oggetto di mete turistiche per le visite guidate alle cave e per le escursioni che vi si possono effettuare.
La città offre inoltre numerose testimonianze artistiche che vanno dalla Fontana del Gigante alle strutture del Duomo, della Chiesa della Madonna delle Grazie ed del cinquecentesco Palazzo Cybo – Malaspina.
Lungo la via delle Alpi Apuane, nel paese medievale di Pietrasanta, rinomato per la produzione artistica del marmo e sede di importanti laboratori specializzati, meritano una sosta per il loro valore artistico il Duomo e la Chiesa di Sant’Agostino.
Proseguendo lungo le pendici delle Alpi Apuane si raggiunge Camaiore dove, dopo aver visitato il centro storico, si può fare una visita nelle immediate vicinanze alla romanica Badia di San Pietro e raggiungere, il centro di Candalla, noto per la lavorazione del ferro.

Itinerari Arcidosso

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Abbadia San Salvatore a Piancastagnaio

Alle pendici del Monte Amiata sorge il paese di Abbadia San Salvatore con il borgo medievale e l’omonima abbazia di epoca longobarda; a poca distanza si trova il paese medioevale di Castel del Piano, dove si possono visitare la Torre Civica dell’Orologio, la Chiesa dell’Opera e la Basilica di San Leonardo.
Lasciando Castel del Piano, si raggiunge prima il paese di Arcidosso con il castello Aldobrandesco ed il santuario della Madonna Incoronata, poi il centro di Santa Fiora con il borgo ed il castello medioevale.
Al termine del nostro itinerario giungiamo a Piancastagnaio con la Rocca Aldobrandesca , la piccola chiesa di San Bartolomeo ed il seicentesco Santuario della Madonna di San Pietro.

 

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Itinerari Castel del Piano

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Abbadia San Salvatore a Piancastagnaio

Alle pendici del Monte Amiata sorge il paese di Abbadia San Salvatore con il borgo medievale e l’omonima abbazia di epoca longobarda; a poca distanza si trova il paese medioevale di Castel del Piano, dove si possono visitare la Torre Civica dell’Orologio, la Chiesa dell’Opera e la Basilica di San Leonardo.
Lasciando Castel del Piano, si raggiunge prima il paese di Arcidosso con il castello Aldobrandesco ed il santuario della Madonna Incoronata, poi il centro di Santa Fiora con il borgo ed il castello medioevale.
Al termine del nostro itinerario giungiamo a Piancastagnaio con la Rocca Aldobrandesca , la piccola chiesa di San Bartolomeo ed il seicentesco Santuario della Madonna di San Pietro.

Itinerari Cetona

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Chiusi a San Casciano dei Bagni

Chiusi, che si trova nella parte meridionale della Valdichiana, è una cittadina medievale con testimonianze del periodo etrusco e romano visitabili tanto nel Museo Nazionale quanto nella struttura del Duomo.
Lasciando Chiusi e percorrendo le pendici del Monte Cetona , si arriva all’omonimo paese medievale, che ancora oggi conserva parte dell’antica cinta muraria. Vicino Cetona, nella località Valverde, è possibile visitare le grotte del periodo preistorico e l’ex convento di Santa Maria Valverde.
Proseguendo lungo il versante di questo rilievo montuoso, si arriva alla località termale di San Casciano dei Bagni, dove, passeggiando per le vie medievali si possono visitare le Terme e la Chiesa Basilicale risalente all’anno 1000.

Itinerari Chiusi

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Chiusi a San Casciano dei Bagni

Chiusi, che si trova nella parte meridionale della Valdichiana, è una cittadina medievale con testimonianze del periodo etrusco e romano visitabili tanto nel Museo Nazionale quanto nella struttura del Duomo.
Lasciando Chiusi e percorrendo le pendici del Monte Cetona , si arriva all’omonimo paese medievale, che ancora oggi conserva parte dell’antica cinta muraria. Vicino Cetona, nella località Valverde, è possibile visitare le grotte del periodo preistorico e l’ex convento di Santa Maria Valverde.
Proseguendo lungo il versante di questo rilievo montuoso, si arriva alla località termale di San Casciano dei Bagni, dove, passeggiando per le vie medievali si possono visitare le Terme e la Chiesa Basilicale risalente all’anno 1000.

Itinerari Gaiole in Chianti

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Siena e il Castello delle Quattro Torri

La città di Siena famosa per il Palio dell’Assunta, conserva sia memorie dell’architettura gotica con il Duomo ed il Battistero, sia testimonianze storiche del Trecento, con la Piazza del Campo ove sorgono il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia.
Nei pressi del Duomo sorgono le strutture rinascimentali del Palazzo Chigi – Saracini e del Palazzo Piccolomini.
A nord di Siena, in località Santa Regina, si può visitare, oggi solo dall’esterno, il Castello medievale delle “Quattro Torri” che deve il nome ai torrioni che ne delimitano il perimetro.
Proseguendo in direzione di Gaiole in Chianti si arriva al Castello medievale di Brolio con il Palazzo del barone e la Cappella di famiglia, mentre nelle immediate vicinanze è sufficiente motivo per una sosta la possibilità di visitare le cantine della tenuta Ricasoli, rinomate per la produzione di una particolare varietà del vino Chianti.

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Itinerari Piancastagnaio

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

   

Da Abbadia San Salvatore a Piancastagnaio

Alle pendici del Monte Amiata sorge il paese di Abbadia San Salvatore con il borgo medievale e l’omonima abbazia di epoca longobarda; a poca distanza si trova il paese medioevale di Castel del Piano, dove si possono visitare la Torre Civica dell’Orologio, la Chiesa dell’Opera e la Basilica di San Leonardo.
Lasciando Castel del Piano, si raggiunge prima il paese di Arcidosso con il castello Aldobrandesco ed il santuario della Madonna Incoronata, poi il centro di Santa Fiora con il borgo ed il castello medioevale.
Al termine del nostro itinerario giungiamo a Piancastagnaio con la Rocca Aldobrandesca , la piccola chiesa di San Bartolomeo ed il seicentesco Santuario della Madonna di San Pietro.

Itinerari San Casciano dei Bagni

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Chiusi a San Casciano dei Bagni

Chiusi, che si trova nella parte meridionale della Valdichiana, è una cittadina medievale con testimonianze del periodo etrusco e romano visitabili tanto nel Museo Nazionale quanto nella struttura del Duomo.
Lasciando Chiusi e percorrendo le pendici del Monte Cetona , si arriva all’omonimo paese medievale, che ancora oggi conserva parte dell’antica cinta muraria. Vicino Cetona, nella località Valverde, è possibile visitare le grotte del periodo preistorico e l’ex convento di Santa Maria Valverde.
Proseguendo lungo il versante di questo rilievo montuoso, si arriva alla località termale di San Casciano dei Bagni, dove, passeggiando per le vie medievali si possono visitare le Terme e la Chiesa Basilicale risalente all’anno 1000.

Itinerari San Quirico d'Orcia

Itinerari turistici e percorsi suggeriti

Da Montepulciano a Montalcino

Adler ThermaeTra la Valdichiana e la Val d’Orcia, si trova l’antico borgo di Montepulciano rinomato per la produzione di vini pregiati e che, con il suo centro storico, è una importante testimonianza artistica del periodo medievale e rinascimentale.
Passeggiando lungo le vie del paese fiancheggiate da edifici del periodo cinquecentesco, si possono visitare: Palazzo Cocconi, Palazzo Cervini e Palazzo Cagnoni, la Torre di Pulcinella ed infine il teatro costruito in onore del poeta cinquecentesco Angelo Poliziano, che in questo paese trovò i natali.
Percorrendo la Val D’Orcia si arriva a San Quirico, suggestivo borgo medievale circondato da mura quattrocentesche, dove sorgono la duecentesca Collegiata Romanica, la Chiesa di San Francesco e la piccola chiesa romanica di Santa Maria Assunta.
Lasciando il paese si arriva alla cittadina di Montalcino, rinomata per il vino pregiato ed importante per le testimonianze storiche del periodo romano con la Loggia, la Rocca trecentesca ed il Palazzo Comunale.

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Tuscany Food Torrita di Siena ( SI )